È morta stamattina Aude Pacchioni, all’età di 94 anni, staffetta partigiana, una vita impegnata per la sua città con vari ruoli nella vita politica e pubblica dal dopoguerra ad oggi.

Agli esordi della sua carriera politica è anche componente dell’Udi modenese e sindacalista della Federmezzadri nazionale della Cgil. È stata membro della Commissione femminile della Federazione comunista modenese e nell’VIII congresso è stata eletta nel comitato centrale del PCI. Nel ’56 è eletta consigliere comunale a Modena e ininterrottamente sino al 1985. È stata, fra gli altri, anche assessore alla Sanità e Servizi sociali e poi anche al Bilancio e al Patrimonio.

Nel 1999 è stata presidente dell’Anpi modenese sino al 2018, incarico che ha ricoperto con prestigio e autorevolezza e molto ascoltata anche a livello nazionale.
Nel suo ruolo di presidente dell’Anpi modenese ha spesso condiviso con la Cgil e le associazioni democratiche della società civile, le battaglie per la difesa della democrazia, dei diritti, della libertà dei valori di giustizia sociale e contro ogni deriva xenofoba è razzista, e con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

La Cgil la ricorda come una delle persone pubbliche che ha più contribuito alla trasformazione sociale economica e politica dell’attuale società di Modena.

Aude Pacchioni va ricordata per la coerenza del suo impegno per una società più giusta e pienamente democratica, per la sua curiosità verso le nuove generazioni. Quando lasciò la presidenza dell’Anpi alla vigilia del suo 92esimo compleanno, lo fece proprio nell’ottica di valorizzare le generazioni più giovani.

La Cgil la ricorda come una compagna appassionata, generosa e sempre in prima fila per una società più giusta, equa, inclusiva e rispettosa dei diritti di tutti.